Esame circa: il pensiero del PURGATORIO

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




IV. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE PER ALCUNI PERIODI LITURGICI DELL’ANNO


66
– Novembre: sul pensiero del PURGATORIO



CONSIDERAZIONI


  • Santo
    e salutare è il pensiero di pregare per i defunti, perché siano sciolti
    dai loro peccati (1).

  • I suffragi
    per le Anime del Purgatorio costituiscono per noi un dovere di giustizia e di carità.
    Iddio, che non si lascia vincere in generosità, ci ripagherà a mille
    doppi, quel che avremo fatto per sollevare quelle Anime, tanto care al suo Cuore
    paterno.

  • Gesù:
    Fatevi degli amici per mezzo delle inique ricchezze, affinché, quando voi
    veniate a mancare, vi accolgano nei tabernacoli eterni (2).

  • Quando
    coi nostri suffragi liberiamo un’anima dal Purgatorio, facciamo una cosa tanto cara
    e gradita a Nostro Signore, come se avessimo riscattato Lui stesso. S. B
    RIGIDA.
  • Mando
    una monetina spirituale alla Madonna, per i suoi figli prigionieri nelle fiamme del
    purgatorio. F. MIGUEL d. S.C.

*
* *


I due
«esercizi» qui proposti, sotto forma di esame particolare speciale, hanno
lo scopo di renderci più attenti nelle preghiere di suffragio e nell’acquisto
delle indulgenze; di spronarci alla generosità nei sacrifici quotidiani, e
di ispirarci una grande delicatezza di coscienza; poiché il pensiero del Purgatorio
ci richiama alla mente lo spinoso, ma salutare problema delle riparazioni, anche
per i nostri peccati.


  • Gesù:
    Ti dico, in verità, che non uscirai di là, prima di aver pagato fino
    all’ultimo centesimo (3).

  • Sappiate
    che, dopo questa vita, si pagheranno al centuplo le negligenze di quaggiù
    (4).

  • Se tu
    riflettessi più seriamente alle pene dell’inferno o del purgatorio, sono persuaso
    che volentieri soffriresti le fatiche e gli affanni, né ti spaventerebbe alcun
    rigore (5).

I
ESERCIZIO

1. Ho
recitato, con particolare attenzione le preghiere per le Anime purganti? (De profundis,
Fidelium animae. Memento dei mortiÖ).

2. Ho fatto uso frequente di giaculatorie indulgenziate, per suffragare quelle Anime?
(Minimo).

3. Mi sono raccomandato alle Anime Purganti, nell’esercizio del mio apostolato?

4. Nei momenti di sofferenza fisica o morale, mi sono trasportato col pensiero in
Purgatorio, per paragonare le mie pene a quelle che vi si soffrono, e incoraggiarmi
ad accettare tutto in espiazione?

5. Oggi ho invocato le Anime del Purgatorio, perché m’impetrino da Dio i lumi
necessari a ben conoscere la malizia del peccato?

II
ESERCIZIO

1. Ho
pregato per le Anime dei miei parenti, superiori, confratelli, alunni defunti?

2. Oggi ho fatto le mortificazioni determinate, in suffragio delle Anime Purganti?

3. Ho trascurato di guadagnare le indulgenze concesse oggi alla mia pietà?

4. Dopo ogni mancanza sfuggitami contro l’umiltà, la carità, la regolaritàÖ,
ho pensato che dovrò scontarla in questa vita o in Purgatorio? L’ho riparata
in qualche modo?

5. Quante volte ho offerto a Dio tutte le pene della mia vita, in volontaria espiazione
dei miei peccati?

ASPIRAZIONI

Requiem
aeternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace.

O Signore, degnati di soccorrere le anime trattenute nel fuoco del Purgatorio e che
Tu redimesti col tuo preziosissimo Sangue!

Eterno Padre, vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo, in sconto dei
miei peccati, in suffragio delle anime del Purgatorio, e per i bisogni di Santa Chiesa.

Maria, Madre di Dio e Madre di misericordia, pregate per noi e per tutti coloro che
sono morti nel bacio del Signore.

PREGHIERA
PER I DEFUNTI


Amabilissimo
Redentore e Signore Gesù Cristo, che, con la tenerezza per Lazzaro e la predilezione
per Giovanni, santificaste i dolci vincoli delle rette amicizie terrene, perché
tutti tendessimo alla comune santificazione, esaudite le ardenti suppliche che presento
al trono della vostra divina Maestà, per tutti i fratelli, parenti, amici
e benefattori defunti, a me particolarmente cari.

Ora essi si trovano in un vindice carcere di fuoco, di cui Voi solo tenete le chiavi;
ma Voi siete il nostro Mediatore, accreditato presso il Padre, per impetrare misericordia
e perdono. Degnatevi applicare alle Anime del Purgatorio, e particolarmente a quelle
che mi sono più care, i vostri meriti, il cui valore infinito può sublimare
le mie preghiere e i miei sacrifici, rendendoli accetti alla Maestà Divina,
in unione a quanto avete operato Voi stesso, per la nostra eterna salvezza.

Dite su ognuno dei miei cari, come sulla tomba del vostro amico: LAZZARO, VIENI FUORI!
Ammetteteli, come già S. Giovanni, alle delizie che si gustano, riposando
sul vostro seno. Fate che, glorificati da Voi essi mi ottengano la grazia di esser
loro vicino in Cielo, per tutti i secoli. Cosi sia!



(Cf. Alberione: Per i nostri cari defunti, p. 344)



NOTE

(1) 2
Macc
12,46 (vulg.).

(2) Lc 16,9.

(3) Mt 5, 26.

(4) Bern., de obit. Umbert.

(5) I Imit. 21, 5.










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