Esame circa: SUPERBIA, AMBIZIONE, AMOR PROPRIO

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


“Sono
stata buona, oggi? Il Signore e` contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno intorno?”

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




II.
ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SUGLI OSTACOLI DA SUPERARE

1
– SUPERBIA, AMBIZIONE, AMOR PROPRIO


  • La superbia,
    che S. Tommaso chiama gravissimum peccatum è l’essenza stessa del peccato,
    a tal punto che la colpabilità degli altri peccati, viene loro dall’orgoglio
    che li ispira.

  • Allontana
    la grazia di Dio: Iddio resiste ai superbi, e dà la sua grazia agli umili
    (1).

  • Rende
    impossibile il progresso nelle virtù, perché si oppone a tutte le virtù.

  • Paralizza
    l’azione soprannaturale dell’apostolo: Nisi Dominus aedificaverit domum (2).

  • Gli
    altri vizi traggono la loro forza dalle cattive azioni; solo la superbia è
    da temere anche in quelle buone. S. A
    GOSTINO.
  • L’orgoglio
    è un segno manifesto di riprovazione, mentre l’umiltà è il sigillo
    degli eletti. S. G
    REGORIO.
  • Giova
    molto, per meglio conservare l’umiltà, che gli altri conoscano i nostri difetti,
    e li riprendano (3).

Per tali
motivi bisogna guardarsi dalla superbia, e farle una lotta costante. Gioverà
la meditazione dei pensieri surriferiti, e la scelta di alcuni “punti”,
di esame particolare, presi tra i seguenti:

GUIDA
PER IL I ESERCIZIO

1. Ho
detto o fatto nulla, per attirare su di me l’attenzione e la stima degli altri?

2. Ho nutrito nell’anima, piccole gelosie o animosità?

3. Ho conservato un certo rancore, contro chi mi ha fatto un’osservazione, un avvertimento,
o mi ha provocato un’umiliazione?

4. Ho cercato di nascondere agli altri, i miei difetti e i miei insuccessi?

5. Quante volte ho chiesto a Dio la santa umiltà? (Fissare un minimo: segnare
quanto manca a raggiungerlo).

GUIDA
PER IL II ESERCIZIO

1. Nelle
tentazioni di superbia, mi sono umiliato dinanzi a Dio, al pensiero delle mie miserie
e dei miei peccati?

2. Ho chiesto con semplicità tutti i permessi dovuti?

3. Mi sono adombrato per un nonnulla, per una mancanza di riguardo?

4. Ho obbedito di mala vaglia, con lentezza, mostrando malumore, nelle cose che non
mi andavano a genio?

5. Quando una cosa non è andata come desideravo, ho saputo contenermi, non
manifestando stizza o scontento? (Mancanze).

GUIDA
PER IL III ESERCIZIO

1. Nelle
conversazioni odierne, ho interrotto o contraddetto indebitamente altri?

2. Mi sono rattristato o esasperato, per una mancata lode o approvazione?

3. Ho studiato, lavorato, o mi sono anche sacrificato, per riuscire ad ogni costo
a farmi onore, o a sorpassare altri?

4. Ho ruminato a lungo un rimprovero, un’umiliazione ricevuta?

5. Ho fatto gli atti di contrizione che avevo fissato, per riparare i miei peccati
di superbia?

PIE
ASPIRAZIONI
che possono recitarsi a piacere durante il giorno, per tutto il tempo
che dura l’esame particolare sulla superbia:

Signore
che io conosca Voi per amarvi, e conosca me per disprezzarmi! (S. Agostino)

O Dio, abbi pietà di me, peccatore! (Lc 18, 73)

Gesù mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo!

Cuore purissimo di Maria Vergine santissima, ottenetemi da Gesù la purità
e l’umiltà del cuore!

NOTE

(1) 1
Pt
5,5.

(2) Sal 126,1.

(3) II Imit., 2,1.







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