Esame circa: SPIRITO DI FEDE, FIDUCIA IN DIO, SOVRANNATURALIZZARE LA PROPRIA VIT

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


“Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?”

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE

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– SPIRITO DI FEDE, FIDUCIA IN DIO, SOVRANNATURALIZZARE LA PROPRIA VITA



La natura rende, tutto ordinario e volgare, togliendo alle persone e agli avvenimenti
la loro impronta divina; così porta ad operare per convenzione, per abitudine,
per necessità, per interesse. L’amor proprio sostituisce man mano l’amor divino:
e la pianta, già innestata, che ritorna a produrre getti selvatici.

Dobbiamo guardarcene, perché è una deviazione pericolosa. e perché
ad azioni umane, Iddio da ricompense umane.

Lo spirito di fede, facendoci vedere uomini e cose in Dio, divinizza ogni cosa, ci
solleva dalla terra, raddoppia il coraggio nelle difficoltà; dà l’energia
necessaria ai più penosi sacrifizi e ci comunica un santo entusiasmo per ogni
opera di bene.



PENSIERI DA MEDITARE


  • Il giusto
    vive di fede (Rm 1, 17)

  • Chi
    non ha lo spirito di Gesù Cristo, non appartiene a Lui (Rm 8, 9).

  • Si finisce
    per credere come si vive, quando non si vive più come si crede (Pascal).

  • Lo spirito
    di fede induce a riguardare tutto con gli occhi della fede, a far tutto con la mira
    a Dio, e ad attribuire tutto a Dio. S. Giov. BATT. DE LA SALLE (Raccolta,
    p. 67).

  • La natura
    non fa nulla gratuitamente; ma per il bene che fa, spera una ricompensa uguale o
    migliore; e brama che quanto fa, venga molto stimato. La grazia non chiede in mercede
    altro premio che Dio solo; e dei beni temporali desidera solo quel che abbia a servire
    all’acquisto degli eterni (3 Imit., 54, 13).

  • Il nemico
    mortale delle società religiose è il naturalismo. FRÈRE EXUPÉRIEN
    D. E. C..

GUIDA
AL PRIMO ESERCIZIO

1. II
mio contegno, specialmente nelle preghiere, ha rivelato in me, un uomo tutto compreso
dalla santa presenza di Dio?

2. Quante azioni oggi ho offerto a Dio? (Minimo).

3. Ho sovrannaturalizzato, con lo spirito di fede, tutti i miei atti di obbedienza?


4. In quante occasioni penose di oggi mi sono abbandonato filialmente nelle mani
di Dio?

5. Quante volte ho sollevato la mente a Dio, per offrirgli ciò che mi ha più
impressionato: gioie, pene, disgusti, piaceri…?

II
ESERCIZIO

1. Ho
fatto il numero determinato di atti di abbandono in Dio, in vista dell’avvenire?

2. Nel parlare, salutare i superiori, ho visto in essi con la fede, i rappresentanti
di Dio?

3. Ho detto o fatto qualcosa per far bella figura, sorpassare altri, attirare su
me l’attenzione altrui?

4. Ho lasciato penetrare in me qualche falsa massima del mondo, su piaceri, divertimenti,
comodità, onori, ricchezze?

5. Mi sono prestato per interesse, cioè per chi mi ha dato, o credo mi darà
il contraccambio?

III
ESERCIZIO

1. Nelle
vicende odierne, mi sono limitato a consultare la ragione, le convenienze, i miei
interessi, senza elevarmi fino a Dio?

2. Ho fatto gli atti da me fissati, di abbandono alla Provvidenza, circa i risultati
del mio apostolato?

3. Nelle mie relazioni con Fratelli, alunni…, ho saputo vedere altrettante immagini
di Gesù, e li ho trattati con la delicatezza con cui avrei trattato Gesù?

4. Nelle difficoltà o dubbi, ho chiesto umilmente il consiglio dei superiori?

5. Ho obbedito per motivi umani di soddisfazione mia, di convenienza o di timore?

IV
ESERCIZIO


Scegliere i punti più adatti ai propri bisogni:

1. Ho
seguito gl’impulsi di natura a dissiparmi con chiacchiere, sguardi inutili, occupazioni
frivole?

2. Quante volte sono rientrato in me, per vedere se vi era qualcosa di umano nelle
mie intenzioni?

3. Ho letta la S. Scrittura, con fede, rispetto e pietà?

4. Quante volte, oggi, ho fatto qualcosa, o ne ho omessa altra, per rispetto umano,
per il timore di essere notato o, mal visto?

5. In quante contrarietà odierne, ho piegato con amore la mia volontà
al volere divino, sicuro che Egli mi ama?

6. Ho adoperato, il linguaggio della fede, nelle conversazioni e nella corrispondenza
di oggi?

ASPIRAZIONI

Domine,
adauge nobis fidem. Lc. 17, 15 Signore, accresci in noi la fede. (500 g.; pl. mens.).

Il Signore mi aveva tutto dato, il Signore mi ha tutto ritolto; nulla mi accadde,
oltre quello che a Lui piacque: il nome del Signore sia benedetto! GIOBBE, 1, 21.

Adoro in tutte le cose la volontà di Dio a mio riguardo. S. G. B. DE LA SALLE.


Cuore Eucaristico di Gesù, accrescete in noi la fede. la speranza e la carità
(300 g.).

Vergine Maria, Madre di Gesù, fateci santi! S. GIUSEPPE COTTOLENGO (300. g.).






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