Vedere la Madonna…

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Il
dono dell’Immacolata:


la
Medaglia Miracolosa







Vedere
la Madonna…

Per non
togliere nulla alla bellezza delle due principali apparizioni della Madonna, leggiamone
la descrizione fatta con incantevole semplicitá da S. Caterina stessa.



Venuta la festa di S. Vincenzo (19 luglio) la buona Madre
Marta (la direttrice delle novizie) ci fece alla vigilia un’istruzione sulla devozione
dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese sì
gran desiderio di vedere la SS. Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere
in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste era tanto tempo che desideravo
vederla. Essendoci stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta di S. Vincenzo,
ne tagli4i una metà e la inghiottii. Così mi addormentai col pensiero
che S. Vincenzo mi avrebbe ottenuto la grazia di vedere la Madonna.

Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome:

“Suor Labouré! Suor Labouré!” Svegliatami, guardo dalla parte
donde veniva la voce, che era dal lato del passaggio del letto. Tiro la cortina e
vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice

“Venite in cappella; la Madonna vi aspetta”. Mi venne subito il pensiero
mi sentiranno! Ma quel fanciullo è pronto a rispondermi “State tranquilla:
sono le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto”.

Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullo che era restato in piedi senza
avanzarsi oltre la spalliera del letto.






Il fanciullo
mi seguì, o meglio, io seguii lui dovunque passava, tenendosi sempre alla
mia sinistra. Erano accesi i lumi da per tutto dove noi passavamo, il che molto mi
sorprendeva. Assai più meravigliata però rimasi all’ingresso della
cappella, quando l’uscio si aprì, appena il fanciullino l’ebbe toccato con
la punta di un dito. La meraviglia poi fu al colmo quando vidi tutte le candele e
tutte le torce accese, come alla Messa di mezzanotte. Però non vedevo ancora
la Madonna.

Il fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del Signor Direttore,
dove io mi posi in ginocchio, mentre il fanciullino rimase tutto il tempo in piedi.
Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto guardavo per timore che le suore vegliatrici
passassero dalla tribuna”.

Ecco la Madonna”

“Finalmente
giunse il sospirato momento. Il fanciullino mi avvertí, dicendomi: “Ecco
la Madonna, eccola!” Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire
dalla parte della tribuna, presso il quadro di S. Giuseppe, e vidi la S. Vergine
che venne a posarsi sui gradini dell’altare dal lato del Vangelo.

Era la SS. Vergine, ma tutta simile a Sant’Anna, solo il volto non era lo stesso.

Io ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il fanciullino che era lí
mi disse “Ecco la Madonna!”. Dire ciò che provai in quel momento
e ciò che succedeva in me, mi sarebbe impossibile. Mi sembrava di non riconoscere
la Madonna. Quel fanciullino mi parlò allora non più con voce di bambino,
ma d’uomo alto e robusto; e disse parole forti. Io, guardando la Santissima Vergine,
spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiatami sui gradini dell’altare,
appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria…






Fu quello
il momento più dolce della mia vita”.



Io sarò con voi”



“Dire tutto ciò che provai mi sarebbe impossibile. La Madonna mi
spiegò come dovevo comportarmi col mio direttore e parecchie cose che non
debbo dire; m’insegnò il modo di regolarmi nelle mie pene e mostrandomi con
la sinistra i piedi dell’altare, mi disse di andarmi a gettare ai piedi dell’altare
ad espandervi il mio cuore, aggiungendo che colà io avrei ricevuto tutti i
conforti a me necessari.

“Figlia mia -mi disse la Madonna- Dio vuole affidarvi una missione. Avrete molto
da soffrire, ma soffrirete volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio.
Avrete la grazia; dite tutto quanto in voi succede, con semplicità e confidenza.
Vedrete certe cose, sarete ispirata nelle vostre orazioni; rendetene conto a chi
è incaricato dell’anima vostra”.

Io chiesi allora alla SS. Vergine la spiegazione delle cose che mi erano mostrate
(la Santa allude ad alcune visioni avute precedentemente). E Maria rispose: “Figlia
mia, i tempi sono molto tristi; gravi sciagure stanno per colpire la Francia; il
trono sarà rovesciato; tutto sarà sconvolto da disgrazie d’ogni specie.
(Dicendo questo la Madonna aveva l’aspetto molto addolorato). Ma venite ai piedi
di questo altare; quivi le grazie saranno sparse su tutti… sopra tutte le persone
che le chiederanno con fiducia e fervore, sui piccoli e sui grandi…

“Figlia mia, io mi compiaccio di spandere le mie grazie sulla comunità
(vostra). Io l’amo molto, ma ho della pena, perché vi sono (in essa) degli
abusi: la regola non è osservata, la regolarità lascia a desiderare,
vi è una grande rilassatezza nelle due comunità (Preti della Missione
e Figlie della Carità); dillo a colui che è incaricato di voi, benché
non sia ancora superiore. Egli sarà fra qualche tempo incaricato in modo speciale
della (vostra) Comunità; egli deve fare tutto il possibile per rimettere la
regola in vigore, diteglielo da parte mia.

“Ch’egli vegli sulle cattive letture, sulla perdita di tempo e sulle visite.
Allorché la regola sarà rimessa in vigore, vi sarà una Comunità
che verrà ad unirsi alla vostra.

“Ma sopraggiungeranno grandi mali; il pericolo sarà grande, ma non temete,
il buon Dio e S. Vincenzo proteggeranno la comunità… (La Vergine era sempre
triste). Io stessa sarò con voi, ho sempre vegliato su di voi; vi accorderò
molte grazie… Verrà un momento in cui il pericolo sarà grande e tutto
sembrerà perduto, ma io sarò con voi; abbiate fiducia. Avrete prove
evidenti della mia visita e della protezione di Dio e di quella di S. Vincenzo sulle
due Comunità.

“In altre comunità vi saranno vittime (La SS. Vergine aveva le lacrime
agli occhi dicendo questo); vittime vi saranno nel clero di Parigi e lo stesso Arcivescovo
morrà (di nuovo la Madonna versò lacrime). Figlia mia, la Croce sarà
disprezzata; per le vie scorrerà sangue; il mondo intero sarà nell’afflizione.
(Qui la Vergine Santa non poteva più parlare un gran dolore Le era dipinto
sul volto)…”.

Non ripresi piú sonno”

“Quanto
tempo restassi con la Madonna, non saprei dire tutto quello che so è che,
dopo di avermi lungamente parlato, se ne andò scomparendo come ombra che svanisce,
dirigendosi verso la tribuna, per quella parte da cui era venuta.

Alzatami dai gradini dell’altare, rividi il fanciullino al posto dove l’avevo lasciato,
il quale mi disse “È partita!”Rifacemmo lo stesso cammino, trovando
sempre tutti i lumi accesi e tenendosi quel bambino sempre alla mia sinistra.

Credo che quel bambino fosse il mio angelo custode, resosi visibile per farmi vedere
la Madonna; io infatti l’ avevo molto pregato di ottenermi un tal favore. Era vestito
di bianco e portava con sè una luce miracolosa, ossia era sfolgorante di luce,
dell’età dai quattro ai cinque anni.

Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più sonno”.










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