Trattato della Vera Devozione a Maria: parte I, cap. 3 (49-59)

«Trattato della vera devozione a Maria»

di
S. Luigi Maria Grignion de Montfort










PARTE
PRIMA – CAPITOLO TERZO

MARIA
NEGLI ULTIMI TEMPI DELLA CHIESA


Maria e gli
ultimi tempi


[49] Per mezzo
di Maria ebbe inizio la salvezza del mondo, ancora per mezzo di Maria deve avere
il suo compimento. Nella prima venuta di Gesù Cristo, Maria quasi scomparve,
perché gli uomini, ancora poco istruiti e illuminati sulla persona di suo
Figlio, non si allontanassero dalla verità, attaccandosi troppo sensibilmente
e grossolanamente a lei. Così sarebbe certamente accaduto – se ella fosse
stata conosciuta – a causa dell’incanto meraviglioso che Dio le aveva conferito
anche nell’aspetto esteriore. Ciò è così vero che san Dionigi
l’areopagita osserva che quando la vide, l’avrebbe presa per una dea a motivo delle
segrete attrattive e dell’incomparabile bellezza che aveva, se la fede, nella quale
era ben fermo, non gli avesse insegnato il contrario.


Ma nella seconda
venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e rivelata dallo Spirito
Santo, per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo per mezzo di lei. Non
esistono più, infatti, i motivi che determinarono lo Spirito Santo a nascondere
la sua sposa mentre elle viveva quaggiù e a manifestarla ben poco dopo la
predicazione del Vangelo.


[50] In questi
ultimi tempi 
1, Dio vuole dunque rivelare
e manifestare Maria, capolavoro delle sue mani


1) Perché
ella quaggiù volle rimanere nascosta e si pose al di sotto della polvere con
umiltà profonda, avendo ottenuto da Dio e dai suoi Apostoli ed Evangelisti
di passare inosservata.


2) Perché
ella è il capolavoro delle sue mani, sia quaggiù nell’ordine della
grazia che in cielo nell’ordine della gloria, e Dio vuole riceverne gloria e lode
in terra dai viventi.


3) Perché
è l’aurora che precede e annuncia il sole di giustizia Gesù Cristo,
e quindi dev’essere conosciuta e svelata, se si vuole che lo sia Gesù Cristo.


4) Perché,
essendo la strada per la quale Gesù Cristo è venuto a noi la prima
volta, è pure la strada che egli seguirà nella sua seconda venuta,
anche se in modo diverso.


5) Perché
è il mezzo sicuro e la strada diritta e immacolata per andare a Gesù
Cristo e trovarlo perfettamente. Per mezzo di lei, dunque, devono trovarlo le anime
sante che devono risplendere in santità. Chi trova Maria, trova la vita 
2, cioè Gesù Cristo,
via, verità e vita 
3. Ora non si può
trovare Maria senza cercarla, né cercarla senza conoscerla; poiché
non si cerca, né si desidera un oggetto sconosciuto. Bisogna dunque che Maria
sia conosciuta più che mai, per la maggior conoscenza e gloria della Santissima
Trinità.


6) Maria deve
risplendere più che mai in questi ultimi tempi in misericordia, in forza e
in grazia.


In misericordia
per ricondurre ed accogliere amorevolmente i poveri peccatori e i traviati che
si convertiranno e ritorneranno alla Chiesa cattolica.


In forza, contro
i nemici di Dio, gl’idolatri, gli scismatici, i maomettani, gli ebrei e gli empi
induriti che si ribelleranno in modo terribile per sedurre e far cadere, con
promesse e minacce, tutti quelli che saranno loro contrari.


E infine deve
risplendere in grazia, per animare e sostenere i prodi soldati e fedeli servi
di Gesù Cristo che combatteranno per i suoi interessi.


7) Da ultimo,
dev’essere «terribile come schiere a vessilli spiegati» 
4 di fronte al diavolo e ai suoi seguaci,
soprattutto in questi ultimi tempi, perché il diavolo, ben «sapendo
che gli resta poco tempo
» 
5, e più poco che
mai, per trarre a rovina le anime, raddoppia ogni giorno i suoi sforzi e i suoi attacchi.
Susciterà infatti, quanto prima, crudeli persecuzioni e tenderà terribili
insidie ai servi fedeli e ai veri figli di Maria, che egli vince più difficilmente
degli altri.


 2
Maria e l’ultima lotta


[51] Soprattutto
a queste ultime e crudeli persecuzioni del diavolo, che andranno crescendo tutti
i giorni fino al regno dell’Anticristo, deve riferirsi la prima e celebre profezia
e maledizione pronunciata da Dio nel paradiso terrestre contro il serpente. È
bene spiegarla qui, a gloria della Vergine santissima, a conforto dei suoi figli
e a confusione del diavolo.


«Io porrò
inimicizia tra te e la donna,

tra la tua stirpe e la sua stirpe;

questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno
 
6.


[52] Dio ha fatto
e preparato una sola ma irriconciliabile inimicizia, che durerà ed anzi crescerà
sino alla fine: l’inimicizia tra Maria, sua degna Madre, e il diavolo, tra i figli
e servi della Vergine santa e i figli e seguaci di Lucifero. Pertanto la nemica più
terribile del diavolo che Dio abbia mai creata, è Maria, sua santa Madre.
Fin dal paradiso terrestre – quantunque ella non fosse ancora che nella sua
mente ñ il Signore le ispirò tanto odio contro quel maledetto nemico di Dio,
e le diede tanta abilità per scoprire la malizia di quell’antico serpente,
tanta forza per vincere, abbattere e schiacciare quell’empio orgoglioso, che il demonio
la teme, non solo più di tutti gli angeli e gli uomini, ma, in certo qual
senso, più di Dio stesso. Non già perché l’ira, l’odio e il
potere di Dio non siano infinitamente maggiori di quelli della Vergine Maria, le
cui perfezioni sono limitate, ma:


l ) perché
Satana, che è superbo, soffre infinitamente più d’essere vinto e punito
da una piccola ed umile serva di Dio e l’umiltà della Vergine lo umilia più
che la divina onnipotenza;


2) perché
Dio ha dato a Maria un potere così grande contro i demoni, che questi molte
volte furono costretti a confessare, controvoglia, per bocca degli ossessi, di temere
uno solo dei suoi sospiri per qualche anima, più delle preghiere di tutti
i Santi, e una sola delle sue minacce contro di essi, più di tutti gli altri
loro tormenti.


[53] Ciò
che Lucifero ha perduto con l’orgoglio, Maria l’ha conquistato con l’umiltà.
Ciò che Eva ha dannato e perduto con la disobbedienza, Maria l’ha salvato
con l’obbedienza. Eva, obbedendo al serpente, ha rovinato con se tutti i suoi figli,
che abbandonò in potere del demonio. Maria, rimanendo perfettamente fedele
a Dio, ha salvato con sé tutti i suoi figli e servi, che consacrò alla
sua Maestà 
7.


[ 54 ] Dio non
ha costituito soltanto una inimicizia, ma delle inimicizie; l’una tra Maria e il
demonio, l’altra tra la stirpe della Vergine santa e la stirpe del demonio. In altre
parole, Dio ha posto inimicizie, antipatie e odî segreti tra i veri figli e
servi della Vergine santa e i figli e schiavi del demonio. Non si amano tra loro,
non c’è intesa tra loro!


I figli di
Belial
 
8


Gli schiavi di
Satana, gli amici del mondo – che è la stessa cosa! – hanno sempre
perseguitato e continueranno più che mai a perseguitare quelli e quelle che
appartengono alla santissima Vergine, come un giorno Caino ed Esaù, figure
dei reprobi, perseguitarono i loro rispettivi fratelli Abele e Giacobbe, figure dei
predestinati.


Ma l’umile Maria
riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande,
che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio.
Ne svelerà sempre la malizia serpentina, ne sventerà le trame infernali,
ne manderà in fumo i diabolici disegni e difenderà sino alla fine dei
tempi i suoi servi fedeli da quelle unghie spietate.


Ma il potere di
Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi,
quando Satana insidierà il suo calcagno, cioè i suoi poveri schiavi
e umili figli che lei susciterà per muovergli guerra. Questi saranno piccoli
e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e
maltrattati come il calcagno lo è in confronto alle altre membra del corpo.
In cambio saranno ricchi di grazia divina, che Maria comunicherà loro in abbondanza,
grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per
lo zelo coraggioso, e cosi fortemente sostenuti dall’aiuto di Dio, che con l’umiltà
del loro calcagno, uniti a Maria, schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare
Gesù Cristo.


 3.
Maria e gli ultimi apostoli


 [55] Infine,
Dio vuole che la sua santa Madre sia conosciuta, amata e onorata ora più che
mai. Ciò accadrà sicuramente se con la grazia e la luce dello Spirito
Santo, i predestinati si inoltreranno nella pratica interiore e perfetta che manifesterò
loro in seguito.


Allora vedranno
chiaramente – nella misura che la fede permette – questa bella stella del
mare, e guidati da lei giungeranno in porto, malgrado le tempeste e i pirati.


Conosceranno le
grandezze di questa sovrana, e si consacreranno interamente al suo servizio in qualità
di sudditi e schiavi d’amore.


Sperimenteranno
le sue dolcezze e bontà materne e l’ameranno teneramente come figli di predilezione


Conosceranno le
misericordie di cui essa è ricolma e il bisogno che essi hanno di esser aiutati
da lei, a lei ricorreranno in ogni cosa come a loro cara avvocata e mediatrice presso
Gesù Cristo.


Sapranno che Maria
è il mezzo più sicuro, più facile, più breve e più
perfetto per andare a Gesù Cristo, e si offriranno a lei anima e corpo, senza
nessuna riserva, per appartenere nello stesso modo a Gesù Cristo.


[56] Ma chi saranno
questi servi, schiavi e figli di Maria?


Saranno fuoco
ardente, ministri del Signore 
9, che metteranno dappertutto
il fuoco del divino amore


Saranno frecce
acute nella mano potente di Maria per trafiggere i suoi nemici come frecce in
mano a un eroe
 
10.


Saranno i figli
di Levi 
11, molto purificati dal
fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio.


Porteranno nel
cuore l’oro dell’amore, l’incenso della preghiera nello Spirito e la mirra della
mortificazione nel corpo. In ogni luogo saranno il buon profumo di Gesù Cristo 
12 per i poveri e i piccoli,
mentre saranno odore di morte per i grandi, i ricchi e i superbi mondani 
13.


[57] Saranno nubi
tonanti e vaganti nello spazio al minimo soffio dello Spirito Santo. Senza attaccarsi
a nulla né stupirsi di nulla, né mettersi in pena per nulla, spanderanno
la pioggia della parola di Dio e della vita eterna, tuoneranno contro il peccato,
grideranno contro il mondo, colpiranno il diavolo e i suoi seguaci. Con la spada
a due tagli della parola di Dio trafiggeranno, per la vita o per la morte, tutti
coloro ai quali saranno inviati da parte dell’Altissimo.


[58] Saranno veri
apostoli degli ultimi tempi. Ad essi il Signore degli eserciti darà la parola
e la forza per operare meraviglie e riportare gloriose spoglie sui suoi nemici.


Dormiranno senza
oro e argento, e, ciò che più conta, senza preoccupazioni, in mezzo
agli altri sacerdoti, ecclesiastici e chierici 
14. Tuttavia avranno le ali argentate della colomba
per volare, con la retta intenzione della gloria di Dio e della salvezza delle anime,
là dove li chiamerà lo Spirito Santo.


Lasceranno nei
luoghi dove hanno predicato, soltanto l’oro della carità, che è il
compimento della legge 
15.


[59] Infine, sappiamo
che saranno veri discepoli di Gesù Cristo secondo le orme della sua povertà,
umiltà, disprezzo del mondo e carità, insegneranno la via stretta di
Dio nella pura verità, secondo il santo Vangelo, e non secondo i canoni del
mondo; senza preoccupazioni e senza guardare in faccia a nessuno; senza risparmiare,
seguire o temere alcun mortale, per potente che sia.


Avranno in bocca
la spada a due tagli della parola di Dio 
16
e porteranno sulle spalle lo stendardo insanguinato della Croce, il crocifisso nella
mano destra, la corona nella sinistra, i sacri nomi di Gesù e di Maria sul
cuore, la modestia e la mortificazione di Gesù Cristo in tutta la loro condotta.


Ecco i grandi
uomini che verranno e che Maria formerà su ordine dell’Altissimo, per estendere
il suo dominio Sopra quello degli empi, idolatri e maomettani. Ma quando e come avverrà
tutto questo?… Dio solo lo sa. Compito nostro è di tacere, pregare, sospirare
e attendere: «Ho sperato: ho sperato nel Signore» 
17.


NOTE


1
Sarà bene leggere queste pagine profetiche del Montfort, confrontandole con
l’indole escatologica della Chiesa pellegrinante descritta dal Concilio Vaticano
II (L.G 48-51). Per lo svolgimento dello scenario degli ultimi tempi, che prevedono
il passaggio dal regno del peccato al regno di Gesù Cristo mediante l’opera
dello Spirito Santo in unione con Maria, cf. PI, nn. 15-17, e lo studio citato nella
nota 37 del n 47.

2
Cf. Pr 8, 35.


3
Gv 14, 6.


4
Ct
6, 3. Cf. VD 210.


5
Ap 12, 12.


6Gen
3, 15. «Il testo ebraico, analizzando l’ostilità tra la razza del serpente
e quella della donna, oppone l’uomo al diavolo e alla sua razza, ma lascia
anche intravedere la vittoria finale dell’uomo: è un primo barlume di salvezza,
il protovangelo. La traduzione greca, cominciando l’ultima frase con un pronome
maschile attribuisce questa vittoria non alla discendenza della donna in generale,
ma a uno dei figli della donna: così è preparata l’interpretazione
messianica che molti Padri espliciteranno. Con il Messia, sua madre è implicata,
e l’interpretazione mariologica della traduzione latina ipsa conteret è
divenuta tradizionale nella Chiesa» (La Bibbia di Gerusalemme, p. 41).


7
Cf. S. Ireneo, Adversus haereses, III, 22, 4. PG 7, 959.


8
Cf. Dt 13,14. Dal senso originario «senza utilità», a poco
a poco, il termine Belial fu sentito come un nome proprio e messo in relazione
con la potenza del male.


9Sal
104,4. Eb 1,7. Il Montfort descrive gli apostoli degli ultimi tempi con parole
simili a quelle in PI 6-13,17-25.


10Sal
127,4.


11
«I Leviti, come i primogeniti che essi sostituiscono, appartengono a Jahve.
Il loro statuto esprime in una prima forma l’ideale di consacrazione che si svilupperà
nel cristianesimo mediante il sacerdozio e l’istituzione monastica» (Bibbia
di Gerusalemme
, p 264).


12
Cf. 2 Cor 2, 15-16.


13
«Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo fra quelli che si
salvano e fra quelli che si perdono; per gli uni odore di morte per la morte e per
gli altri odore di vita per la vita
» (2Cor 2, 15-16).


14
Sal 68, 14 (secondo la Volgata): inter medios cleros.


15Rm
13, 10.


16Eb
4, 12.


17Sal
40, 2.











precedente


indice


prossima