Storia delle apparizioni di Fatima (5ª parte)

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«Le
apparizioni e il messaggio di Fatima»

secondo i manoscritti
di suor Lucia

di ANTONIO
AUGUSTO BORRELLI MACHADO







II. APPARIZIONI
DELLA SANTISSIMA VERGINE

(terza parte)

QUARTA APPARIZIONE: 15 AGOSTO 1917


Il giorno 13 agosto,
in cui avrebbe dovuto svolgersi la quarta apparizione, i veggenti non poterono essere
presenti alla Cova da Iria, poiché furono rapiti dall’amministratore di Ourém,
che a forza volle strappare loro il segreto. I bambini rimasero irremovibili.

Alla solita ora, alla Cova da Iria, si udì un tuono, al quale seguì
un lampo, e i presenti notarono una piccola nuvola bianca librarsi qualche minuto
sull’elce. Si osservarono anche fenomeni di colorazione, di diversi colori del volto
delle persone, degli abiti, delle piante, del suolo. La Madonna era certamente venuta,
ma non aveva trovato i veggenti.

Il 15 agosto (
13), Lucia era con Francesco
e un altro cugino in una località detta Valinhos, una proprietà di
uno dei suoi zii, quando, alle quattro del pomeriggio, cominciarono a prodursi le
variazioni atmosferiche che precedevano le apparizioni della Madonna alla Cova da
Iria: un improvviso abbassamento della temperatura e un oscurarsi del sole. Lucia,
sentendo che si avvicinava qualcosa di soprannaturale e che li avvolgeva, mandò
a chiamare in fretta Giacinta, che giunse in tempo per vedere la Madonna che annunciata,
come le altre volte da un riflesso di luce era apparsa su un elce, o querciolo, un
poco più grande di quello della Cova da Iria.



LUCIA: “Cosa vuole da me Vostra Signoria?”



LA MADONNA: “Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il 13
e che continuiate a recitare il rosario tutti i giorni. L’ultimo mese farò
il miracolo perché tutti credano”
(
14).



LUCIA: “Vostra Signoria, che cosa vuole che si faccia con il denaro che il
popolo lascia alla Cova da Iria?”



LA MADONNA: “Fate due portantine: una portala tu con Giacinta e altre
due bambine vestite di bianco, e l’altra la porti Francesco con altre tre bambini.
Il denaro delle portantine è per la festa della Madonna del Rosario, e quello
che avanza serve per una cappella che dovete far fare”
(
15).



LUCIA: “Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati”.



LA MADONNA: “Sì, alcuni
li guarirò entro l’anno”.
. E assumendo un aspetto più triste,
raccomandò loro di nuovo la pratica della mortificazione, dicendo, alla fine
di tutto: “Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché
molte anime vanno all’inferno perché non vi è chi si sacrifichi e preghi
per loro”.

«E, come al solito, cominciò n elevarsi verso oriente».

I veggenti tagliarono rami della pianta su cui era apparsa loro la Madonna, e li
portarono a casa. I rami diffondevano un profumo particolarmente soave (
16).

QUINTA APPARIZIONE: 13 SETTEMBRE
1917

Come altre volte,
dai presenti, il cui numero fu calcolato tra le 15 e le 20 mila persone, o forse
più, fu osservata una serie di fenomeni atmosferici: l’improvviso abbassamento
della temperatura l’impallidire del sole fino al punto da vedersi le stelle, una
specie di pioggia come di petali iridati o di fiocchi di neve, che scomparivano prima
di posarsi per terra. In particolare, questa volta, fu notato un globo luminoso che
si muoveva lentamente e maestosamente in cielo da oriente verso occidente, e verso
la fine dell’apparizione, in senso contrario. I veggenti notarono, come al solito,
il riflesso di una luce e poi la Madonna sull’elce:



LA MADONNA: “Continuate a recitare il rosario per ottenere la fine della
guerra. In ottobre verranno anche Nostro Signore, la Madonna Addolorata e quella
del Carmelo, san Giuseppe con Gesù Bambino, per benedire il mondo. Dio è
contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda, portatela
soltanto di giorno”
(
17).



LUCIA: “Mi hanno chiesto di chiederLe molte cose: guarigione di alcuni malati,
di un sordomuto”.

LA MADONNA: “Sì, ne guarirò alcuni, altri no (
18). In ottobre farò un
miracolo perché tutti credano”
(
19).

«E, cominciando a elevarsi, scomparve come al solito» (
20).

SESTA E ULTIMA APPARIZIONE:
13 OTTOBRE 191

Come le altre
volte, i veggenti notarono il riflesso di una luce e poi la Madonna sul querciolo:

LUCIA: “Che cosa vuole da me Vostra Signoria?”



LA MADONNA: Voglio dirti di fare in questo luogo una cappella in mio onore,
che sono la Regina del Rosario, di continuare sempre a recitare il rosario tutti
i giorni. La guerra sta per finire e i militari ritorneranno presto alle loro case”.



LUCIA: “Io avevo molte cose da chiederLe. Se guariva alcuni malati
e se convertiva alcuni peccatori…”.



LA MADONNA: ‘ Alcuni sì, altri no (
21),
Bisogna che si pentano, che chiedano perdono dei loro peccati”. E assumendo
un aspetto più triste: “Non offendano più Dio nostro Signore
che è già molto offeso”
(
22).

Quindi, aprendo le mani, la Madonna le fece riflettere sul sole, e mentre si elevava,
il riflesso della sua luce continuava a proiettarsi sul sole.

Lucia, a quel punto, esclamò: a Guardate il sole!»

Scomparsa la Madonna nella immensa distanza del firmamento, successivamente si presentarono
agli occhi dei veggenti tre quadri, il primo simboleggiante i misteri gaudiosi del
rosario, poi quelli dolorosi e infine quelli gloriosi (soltanto Lucia vide i tre
quadri; Francesco e Giacinta videro soltanto il primo).

Apparvero, accanto al sole, san Giuseppe con Gesù Bambino, e la Madonna del
Rosario. Era la Sacra Famiglia.

La Vergine era vestita di bianco, con un manto azzurro.

Anche san Giuseppe era vestito di bianco e Gesù Bambino di rosso chiaro. San
Giuseppe benedisse la folla, facendo tre volte il segno della croce. Gesù
Bambino fece altrettanto.

Seguì la visione della Madonna Addolorata e di Nostro Signore afflitto dal
dolore sulla via del Calvario. Nostro Signore fece un segno di croce per benedire
il popolo. La Madonna non aveva la spada nel petto. Lucia vedeva soltanto la parte
superiore del corpo di Nostro Signore.

Finalmente apparve, in una visione gloriosa, la Madonna del Carmelo, incoronata Regina
del cielo e della terra, con in braccio Gesù Bambino.

Mentre davanti agli occhi dei veggenti si svolgevano queste scene, la grande moltitudine,
da 50 a 70 mila spettatori, assisteva al miracolo del sole.

Era piovuto nel corso di tutta l’apparizione. Alla fine del colloquio di Lucia con
la Madonna, nel momento in cui la santissima Vergine si elevava e che Lucia gridava
«Guardate il sole!», le nuvole si aprirono, lasciando vedere
il sole come un immenso disco d’argento. Brillava con una intensità mai vista,
ma non accecava. Tutto questo durò solo un attimo. L’immensa palla cominciò
a «ballare». Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole
girava velocemente. Si arrestò per un certo tempo, per poi ricominciare a
girare su sé stesso vertiginosamente. Quindi i suoi bordi divennero scarlatti
e si allontanò nel cielo, come un turbine, spargendo rosse fiamme di fuoco.
Questa luce si rifletteva sul suolo, sulle piante, sugli arbusti, sui volti stessi
delle persone e sulle vesti, assumendo tonalità scintillanti e colori diversi.
Animato per tre volte da un movimento folle, il globo di fuoco parve tremare, scuotersi
e precipitarsi zigzagando sulla folla terrorizzata.

Il tutto durò circa dieci minuti. Finalmente il sole tornò zigzagando
al punto da cui era precipitato, restando di nuovo tranquillo e splendente, con lo
stesso fulgore di tutti i giorni.

Il ciclo delle apparizioni era terminato.

Molte persone notarono che le loro vesti, inzuppate dalla pioggia, erano improvvisamente
asciugate.

Il miracolo del sole fu osservato anche da numerosi testimoni posti fuori dal luogo
delle apparizioni, fino a quaranta chilometri di distanza (
23).





(13) Vi è qualche dubbio su questa data. La stessa suor Lucia
non la ricorda bene: nelle Memórias II e IV dice che fu in questo giorno,
ma nella risposta al dr. Goulven opta per il 19, scrivendo a margine: «È
la data per la quale propendo di più, perché se fosse stato il 15
saremmo stati in prigione soltanto un giorno intero; e ricordo che vi restammo di
più
» (SEBASTIÃO MARTINS DOS REIS, op. cit.,
p. 43).

Nell’inchiesta canonica dell’8 luglio 1924, Lucia fa un rapporto circostanziato,
giorno per giorno, della sua prigionia insieme agli altri veggenti, e dice che i
tre ritornarono da Ourém il 16. Così la maggior parte degli autori
dà come certa la data del 19 agosto, corrispondente alla domenica seguente,
poiché la veggente ricorda che l’apparizione avvenne in una festa di precetto.

Ora, tanto nelle sue Memórias II e IV come nella inchiesta canonica,
Lucia afferma perentoriamente che l’apparizione dei Valinhos avvenne lo stesso giorno
del suo ritorno da Vila Nova de Ourém. Siccome i bambini erano stati rapiti
il 13, se l’apparizione fosse avvenuta il 19, essi sarebbero rimasti prigionieri
sei giorni, e anche questo pare eccessivo.

Quindi Galamba de Oliveira opta per il 15, pensando che vi possa essere stato un
errore di conto di una notte e di un giorno, nella narrazione fatta da Lucia davanti
alla commissione.



(14) Su questo punto De Marchi aggiunge le parole della Madonna:
«Se non ti avessero portata a Vila Nova il miracolo sarebbe stato più
strepitoso
». Nessun altro autore registra questa frase, che non
compare neppure nelle Memórias di suor Lucia.



(15) Secondo il racconto fatto da Lucia di questa apparizione al
priore della parrocchia di Fátima il 21 agosto 1917, confermato dalle risposte
alla inchiesta canonica dell’8 luglio 1924, questa ultima frase non sarebbe stata
detta nella quarta, ma nella quinta apparizione, dove la pone De Marchi (cfr. G.
DE MARCHI, op. cit., p. 169).



(16)
Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lúcia, cit., II, p. 150;
IV, pp. 342 e 344; G. DE MARCHI, op. cit., pp. 151-152; W. T. WALSH, op.
cit
., pp. 184-186; L. G. DA FONSECA, op. cit., pp. 69-70; J. GALAMBA DE
OLIVEIRA, op. cit., p. 89.



(17) I bambini avevano cominciato a usare come cilicio un pezzo
di corda grossa, che non si toglievano neppure per dormire. Questo molte volte impediva
loro di prendere sonno, e passavano intere notti bianche. Da questo l’elogio e la
raccomandazione della Madonna.



(18) De Marchi continua la frase della Madonna: «perché
Gesù non si fida di loro
». Nelle risposte al dr. Goulven,
suor Lucia dice che non ricorda di avere riferito questa frase (cfr. SEBASTIÃO
MARTINS DOS REIS, op. cit. p. 45).

De Marchi pone a questo punto anche la seguente richiesta di Lucia alla Madonna:
«Ci sono molti che dicono che io sono una imbrogliona, che meriterei di
essere impiccata o arsa viva. Fate un miracolo perché tutti credano!
»

Nessuna di queste frasi compare nelle Memórias di suor Lucia.



(19) De Marchi aggiunge il seguente dialogo:



LUCIA: “Alcune persone mi diedero due lettere per Voi ed una boccetta d’acqua
di Colonia”.

LA MADONNA: “Queste cose no servono per il Cielo”

In risposta all’interrogatorio di don José Pedro da Silva, suor Lucia
dice che non ricorda di avere offerto alla Madonna del «profumo» (cfr.
SEBASTIÃO MARTINS DOS REIS, op. cit., p. 63). Anche questo colloquio
non compare nelle Memórias della veggente.



(20) Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lucia,
cit
., II, p. 156; IV, pp. 348 e 350; G. DE MARCHI, op. cit., pp.
199-200 W. T. WALSH op. cit, pp. 194-195; L. G. DA FONSECA, op.
cit
., pp. 78-79; J. GALAMBA DE OLIVEIRA, op. cit., p. 93.



(21) In una lettera del 18 maggio 1941 a p. José Bernardo
Conçalves S. J., suor Lucia chiarisce che, a questo punto, la Madonna disse
che avrebbe concesso alcune di queste grazie entro un anno e altre no (cfr. Memórias
e Cartas da Irmã Lúcia,
cit., p. 442).



(22) De Marchi conclude questa apparizione in questo modo:



LUCIA: “Non volete più venire da me?”



LA MADONNA: “Non voglio altro”.



LUCIA: Io pure non vi chiedo più nulla”.



Questo pittoresco colloquio non compare nelle Memórias di suor
Lucia.



(23) Cfr. Memórias e Cartas da Irmã Lúcia,
cit., II, p. 162; IV, pp. 348 e 350; S. DE MARCHI, op. cit., pp. 199-200;
W. T. WALSH, op. cit., pp. .217-221; L.G. DAFONSECA, op. cit.,
102-105; J. GALAMBA DE OLIVEIRA, op. cit., pp. 95-97.


da Antonio
A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo i manoscritti
di suor Lucia
, Piacenza: Cristianità, 1977; pp. 19-63.






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