Esame circa: VITA DI ORAZIONE

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE


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– VITA DI ORAZIONE


  • I giorni
    di un uomo di orazione valgono quanto intere settimane e interi mesi di lavoro spirituale
    fatto da altri uomini, sia nella santificazlone propria, che in quella altrui.

  • Secondo
    i Santi, la fedeltà dell’orazione è garanzia certa di vittoria in tutte
    le crisi, le tentazioni, gli scoraggiamenti, gl’insuccessiÖ

  • L’orazione
    è il riassunto di tutti i beni spirituali, S. EFREM.

  • Il religioso
    vale, quanto vale la sua orazione. DOM CHAUTARD (1).

  • È
    moralmente impossibile essere buon religioso, senza l’orazione.

  • Se vedete
    un religioso tiepido, dite pure: Costui non fa orazione. E direte il vero.
    S. ALFONSO.

  • Temo
    che la moltitudine degli affari, privandoti dell’orazione, ti porti all’indurimento
    del cuore, S. BERNARDO (2).

  • Quelli
    che passano troppo facilmente da una verità all’altra, dissipano il loro spirito;
    a ogni verità bisogna dare il tempo di gettare profonde radici nel cuore.
    FÉNELON (3).

  • Nel
    giorno abbiate presente quel che avete meditato il mattino; siate fedeli a questa
    pratica, e ne trarrete gran frutto, S. TERESA (4).

ESAME
PER LA MATTINATA

1. Ho
preparato la meditazione ieri sera, stabilendone i punti, prevedendone anche il frutto
da ricavare? L’ho richiamata all’alzata?

2. Ho ascoltato bene la lettura del soggetto di meditazione, applicandola man mano
all’anima mia?

3. L’ho cominciata con animo risoluto, mettendomi subito alla presenza di Dio, prendendo
i mezzi adatti contro la sonnolenza e le distrazioni? (posizione, libro o foglietto
indicativo degli atti…).

4. Ho fatto le riflessioni e prodotto gli affetti, inerenti al soggetto?

5. Quante volte ho ripensato alle idee principali, e alle risoluzioni? (Minimo).

6. Sono stato raccolto, modesto e silenzioso, in ringraziamento all’orazione? (Mancanze).

*
* *

Consigli
preziosi: Se volete fare una buona Orazione, siate fedeli a mortificarvi; durante
il giorno tenete il vostro spirito in un grande raccoglimento; non commettete colpe
volontarie… Il mezzo di far bene l’Orazione è di essere molto silenziosi.

(S. M. M. Alacoque; Oeuvres t. II; p. 671).

ESAME
PER IL POMERIGGIO

1. Quante
volte ho ripensato alle idee principali e alle risoluzioni di questa mattina?

2. Vi ho pensato, e me ne sono intrattenuto con Nostro Signore, quando sono andato
in cappella?

3. Vi ho pensato al principio degli esercizi?

4. Quante azioni del pomeriggio, ho fatto in ispirito di orazione? (Minimo da fissare).


5. Mi sono preparato alla meditazione con la fuga dal mondo, il silenzio e il raccoglimento,
l’unione di spirito e di cuore a pio.

ASPIRAZIONI

Le stesse,
prese ogni mattina come fioretto della meditazione, da ripetere spesso durante il
giorno.


*
* *


NOTA
– Alcuni «soggetti» di Esame Particolare si prestano a una dotazione
anche più semplice e spedita; ne portiamo qualche esempio.





1 – Si voglia riprendere
l’abitudine salutare di rinnovare più spesso il pensiero della presenza di
Dio, o della meditazione o della S. Comunione.

A sinistra si scrivano, le une sotto le altre, le ore, le mezz’ore o i Quarti d’ora,
il cui si prevede di poter realmente pensarci; per esempio, ore 8, 9, 10.30, 11.15
e poi 14, 15.30, 16Ö – Giorno per giorno, si segna dirimpetto, una lineetta verticale,
quando ci si è realmente pensato; una lineetta orizzontale, quando non ci
si è pensato affatto.


















































ore


D


L


m


M


ore


G


V


S


8




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14




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9


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15


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10.30


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16


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Il totale delle linee verticali darà il numero delle vittorie; o, se si preferisce,
il totale delle lineette orizzontali, darà il numero delle sconfitte.

Evidentemente, si può cominciare col fissare 3, 3 volte, mattina e sera, e
poi aumentare, infittendo progressivamente i momenti prenotati: 5, 6, 8… mattina
e sera.

Molti Santi si facevano un obbligo d’innalzare il cuore a Dio o alla Madonna SS.
ogni quarto d’ora…



2 – Si voglia ritornare
alla lodevolissima pratica di offrire le singole azioni a Dio, o di fame un esame
alla fine, per rendersi conto del come si sono eseguite.

A sinistra si scrivano, le une sotto le altre, le azioni che si vogliono subito migliorare:
preghiere, meditazioni, lettura spirituale, studio del catechismo; azioni comuni,
come i pasti, le ricreazioni.

Nelle colonne riservate ai vari giorni della settimana, e dirimpetto alle azioni
segnate, si pongono le lineette verticali, se vi si è pensato; orizzontali,
nel caso contrario.
















































 


D


L


m


M


Preghiera




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Meditazione


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Lettura
Spirituale


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|


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Catechismo




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Ricreazione


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Anche qui i totali giornalieri consentono un giudizio sul grado di raccoglimento
di tutta la giornata, mentre i totali settimanali danno utili indicazioni sulle azioni
da curarsi di più.

È bene che si faccia un solo esame per volta; l’offerta delle azioni; poi,
in un secondo tempo, la rivista, alla fine di ognuna.

Le azioni considerate, prima poche, potranno aumentare o sostituirsi a piacere; il
che consentirà di rinnovarsi man mano nel modo di santificarle, un po’ tutte.



3 – Si tratti di
voler controllare líattenzione nelle preghiere vocali.

Anziché prenderle tutte insieme, e, quindi, scoraggiarsi per i primi inevitabili
insuccessi, se ne faccia una divisione, prendendo di mira, dapprima, le preghiere
brevi, disseminate lungo tutta la giornata.

Scritti a sinistra i titoli delle varie preghiere, si segnano nelle caselle del vari
giorni, lineette verticali od orizzontali, a seconda che quelle preghiere sono state
attente o distratte.

I totali si computano come nei casi precedenti.
















































 


D


L


m


M


Pater


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Ave
Maria




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Gloria


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Angelus




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Salve
Regina


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Sono piccoli mezzi, risorse minime; ma l’esperienza ne dimostra la singolare efficacia,
specialmente se si ha la costanza di prolungare gli sforzi per tutto il tempo occorrente;
e di sanzionare le mancanze, indulgendo, magari, sopra un determinato e sempre più
ristretto numero di esse, considerate come inevitabili alla fragilità umana.



PRIMA DELLE AZIONI. Actiones nostras quaesumus Domine. aspirando praèveni,
et adiuvando prosèquere: ut cuncta nostra oratio et operatio, a te semper
incipiat. et per te coepta finiatur. per Christum Dominum nostrum. Amen (300 g.).

DOPO LE AZIONI. Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro universis beneficiis
tuis: Qui vivis et regnas in saecula saeculorum. Amen. (300 s.).

NOTE

(1) L’anima
dell’apostolato
.

(2) L. I de Consid.

(3) Lettres spirir., L. 4.

(4) Avvisi alle religiose.










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