Esame circa: UMILTÀ, SEMPLICITÀ, MODESTIA DELL’ANIMO

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


“Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?”

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE

37-
UMILTÀ, SEMPLICITÀ, MODESTIA DELL’ANIMO


  • Iddio
    resiste ai superbi, e dà la sua grazia agli umili (I Pietro, 5, 5).

  • Lavorate
    ad acquistare l’umiltà, e sappiate che in questo mondo si è felici
    quando si ha líumiltà, la sottomissione e pazienza. S. G. B. De LA SALLE (Lettere).

  • Bel
    programma! Ora, la sottomissione e la pazienza, sono manifestazioni dell’umiltà;
    dunque, si, deve cominciare dall’umiltà.

  • È
    quanto aveva chiaramente insegnato S. Agostino: Vuoi innalzare un monumento spirituale
    di grande altezza? Comincia a mettere il fondamento profondo dell’umiltà (Serm.
    19, de Verbo Dom).

  • Vera
    umiltà è quella che ci porta a stimare poco noi stessi, e a lodare
    cordialmente gli altri. S. AGOSTINO (Super Ezechiel).

  • Chiunque
    piace a sé, dispiace a Dio; mentre chi dispiace a sé, piace a Dio.
    S. BERNARDO.

  • Chi
    è umile, lo è con tutti; se fa distinzione di persone, la sua umiltà
    è falsa. S. NILO (Libro delle Sentenze).

  • Per
    essere umili, bisogna saper convertire le umiliazioni in umiltà. S.BERNARDO.

  • Fa progredire
    più l’umiltà in un mese, che ogni altra pratica in venti anni: F. EXUPÉRIEN
    d. È. C.

  • Iddio,
    protegge e libera l’umile; lo ama e lo consola; all’umile si abbassa e dona copiosa
    la grazia; dopo la depressione, lo esalta alla gloria (2 Imit.. 2, 2).

I
ESERCIZIO

1. Quante
volte, oggi, ho parlato di me, senza un’assoluta necessità?

2. Quante volte ho borbottato, esternamente o internamente, per riprensioni, osservazioni,
o disposizioni contrarie ai miei gusti?

3. Dopo una mancanza, invece di scoraggiarmi e lasciar tutto per stizza di amor proprio,
mi sono umiliato, e poi rialzato con più fiducia in Dio?

4. Ho fatto atti di umiltà, nelle aridità e negli indugi di Dio a esaudirmi?

5. Quante volte mi sono posto profondamente alla presenza di Dio, per umiliarmi?
(Minimo).

6. Quante azioni, noie, malintesi di oggi, ho offerto a Dio, per espiare i miei peccati
di orgoglio?

II.
ESERCIZIO

1. Ho
avuto cura di preferire quanto mi nasconde, a quanto mi mette in mostra?

2. Quante volte ho saputo soffrire io, in silenzio, per non far soffrire gli altri?

3. Dopo una mancanza di riguardo sfuggitami, ho saputo chiedere scusa?

4. Nelle discussioni, ho lasciato agli altri, per umiltà, di dire l’ultima
parola, anche se avevo, ragione io?

5. Ho fantasticato sulle mie qualità, su cose fatte?

6. Prima di ogni preghiera di oggi, ho fatto un profondo atto di umiltà, dinanzi
alla Maestà di Dio?

III
ESERCIZIO

1. Ho
fatto qualcosa, con la segreta idea di comparire, e far parlar di me?

2. Mi sono paragonato interiormente ad altri, giudicandomi migliore di loro?

3. Ho avuto la debolezza di scusarmi, per le osservazioni ricevute?

4. Nei casi dubbi, ho saputo chiedere umilmente un consiglio o esporre le mie difficoltà?

5. Ho respinto qualche sentimento di gelosia verso altri, che riescono meglio di
me?

6. Sono stato sincero in ogni evenienza?

IV
ESERCIZIO

1. Le
mie parole o il mio contegno, hanno manifestato vanità o qualche ricercatezza
mondana?

2. Mi sono mostrato superbo o puntiglioso, coi Confratelli o con gli alunni?

3. Ho avuto cura di evitare gli onori e gli applausi?

4. Ho preso un’aria imbronciata o semplicemente taciturna, per un’osservazione ricevuta?

5. Ho ringraziato Dio per le umiliazioni più sentite, avute sin qui nella
vita, e le ho unite a

quelle di Gesù, per qualche fine dì apostolato?

6. Mi sono imposto qualche atto esteriore di umiltà?

ASPIRAZIONI

Il grido
supplice ascoltato da Dio: O Dio, abbi pietà di me, peccatore! Lc 18,
13. (500 g.).

Signore, che io conosca Voi per amarVi, e conosca me per disprezzarmi! S. AGOSTINO.

Gesù mansueto e umile di cuore, rendete il mio cuore simile al vostro! (500
g.; plen. mens.).

Bonum mihi quia humiliasti me. Sal 118, 71. Buona cosa fu per me l’essere
stato umiliato, o Signore!

O Cuore purissimo di Maria Vergine santissima, ottenetemi da Gesù, la purità
e l’umiltà del cuore! (300 g.; plen. mens.).






PRECEDENTE


INDICE DI

«PRATICA DELL’ESAME DI COSCIENZA»


PROSSIMA