Fatima in una visione d’insieme

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«Fatima
in una visione d’insieme»

di Plinio Corrêa de Oliveira







Indice

Presupposti
e lineamenti generali delle apparizioni

Le
due famiglie spirituali del mondo contemporaneo

Il
messaggio di Fatima non è stato ascoltato

Perché
non è ancora stata rivelata la terza parte del segreto?

Le
luci sacrali dell’alba del Regno di Maria



Presupposti
e lineamenti generali delle apparizioni

Primo
presupposto: il dogma della comunione dei santi

1. Per capire
l’insieme di visioni e di comunicazioni, di cui furono favoriti Lucia, Francesco
e Giacinta, bisogna avere presente, anzitutto, la dottrina cattolica sulla comunione
dei santi. Le preghiere e i meriti di una persona possono andare a beneficio di un’altra.
Cosi, le preghiere, i sacrifici e l’olocausto della vita stessa, offerti dai tre
bambini, soprattutto dopo essere stati spiritualmente beneficiati dalle apparizioni
della Regina di Tutti i Santi, è logico che potessero servire a un grande
numero di anime e perfino a nazioni intere. Quindi, la Madonna è venuta a
sollecitare ai tre preghiere e sacrifici. A Giacinta e a Francesco ha chiesto anche
l’olocausto della vita, come vittime espiatorie per i peccati degli uomini. A Lucia
ha chiesto di restare in questo mondo per compiere una missione di cui poi parleremo.

Secondo
presupposto: la mediazione universale di Maria santissima

2. Secondo presupposto
per la comprensione degli avvenimenti di Fatima è la mediazione universale
di Maria santissima. Ella opera, in tutti, come mediatrice somma e necessaria —
per libera volontà di Dio — tra il Redentore offeso e la umanità peccatrice.
Mediatrice, d’altro canto, sempre ascoltata, e in quanto tale esercitante una autentica
direzione sugli avvenimenti. Mediatrice regale, che sarà glorificata con la
vittoria del suo Cuore materno, che è la più perfetta espressione della
vittoria di Dio stesso.

A
Fatima la Madonna non ha parlato soltanto per il Portogallo, ma per il mondo intero

3. Parlando ai
piccoli pastori, la Madonna ha voluto parlare al mondo intero, esortando tutti gli
uomini alla preghiera, alla penitenza, alla emendazione della vita. In modo speciale,
ella ha parlato al Papa e alla sacra gerarchia, chiedendo loro la consacrazione della
Russia al suo Cuore Purissimo.

La
situazione grandemente calamitosa del mondo contemporaneo

4. La Madre di
Dio ha fatto queste richieste di fronte alla situazione religiosa in cui si trovava
il mondo all’epoca delle apparizioni, cioè nel 1917. La Madonna indicò
tale situazione come grandemente calamitosa. La empietà e la impurità
avevano a tale punto preso possesso della terra, che per punire gli uomini era esplosa
quella autentica ecatombe che fu la Grande Guerra. Questa conflagrazione sarebbe
terminata rapidamente, e i peccatori avrebbero avuto il tempo di emendarsi secondo
il richiamo di Fatima. Se questo richiamo fosse stato ascoltato, la umanità
avrebbe conosciuto la pace. Nel caso non fosse stato ascoltato, sarebbe venuta un’altra
guerra, ancora più terribile. E, nel caso che il mondo fosse rimasto sordo
alla voce della sua regina, una ecatombe finale, di origine ideologica e di portata
universale, implicante una grave persecuzione religiosa, avrebbe afflitto tutti gli
uomini, portando con sé grandi prove per il Romano Pontefice: “La
Russia
[…] diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre
e persecuzioni alla Chiesa
[…], il Santo Padre dovrà soffrire molto“.

Dopo
una ecatombe finale, di origine ideologica e di portata universale, verrà
il Regno di Maria

5. Colpita in
questo modo, con tutta una catena di calamità, la dura cervice della umanità
contemporanea, vi sarà una conversione di anime su larga scala. Tale conversione
sarà, in modo particolare, una vittoria del Cuore Purissimo della Madre di
Dio: “Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà…”. Sarà
il Regno di Maria sugli uomini…

La
meditazione sui tormenti eterni è efficace e adatta per gli uomini di questo
secolo

6. Con la intenzione
di incitare l’umanità nel modo più efficace possibile ad accogliere
questo messaggio, la Madonna fece vedere ai suoi tre confidenti le anime condannate
all’inferno. Quadro tragico da loro descritto in modo mirabile, e particolarmente
atto a ricondurre alla virtù i peccatori induriti. Questa lugubre visione
mostra bene quanto si ingannano profondamente coloro che affermano che, per gli uomini
di questo secolo, è inadeguata la meditazione sui tormenti eterni.

Prove
della autenticità del messaggio di Fatima

7. Per provare
la realtà delle apparizioni, e quindi la autenticità del messaggio,
la Vergine dispose tre ordini di avvenimenti:

a. Affluenza di
un grande numero di spettatori nel momento in cui parlava ai veggenti. Benché
soltanto costoro fossero i destinatari immediati del messaggio, i presenti, con una
penetrazione psicologica comune, potevano rendersi conto che i tre bambini non mentivano
e non erano oggetto di una illusione, affermando di essere in contatto con la Madonna,
ma udivano realmente un essere invisibile per gli altri, al quale parlavano.

b. Il prodigio
delle trasformazioni cromatiche e dei movimenti del sole. Questo prodigio fu notato
in una zona tanto più vasta del luogo delle apparizioni, che non può
essere spiegato con un fenomeno di suggestione collettiva, per altro eccezionalmente
difficile da prodursi nelle migliaia di persone — dalle 50 alle 70 mila — presenti
alla Cova da Iria.

c. Fu confermata
la profezia secondo cui, poco dopo le apparizioni di Fatima, sarebbe giunta alla
fine la prima guerra mondiale. Come fu pure confermato l’annuncio secondo cui, se
la umanità non si fosse emendata, sarebbe esplosa un’altra guerra mondiale.
La luce straordinaria che illuminò i cieli dell’Europa prima della seconda
conflagrazione, fu un fatto osservato in diversi paesi e universalmente noto. La
Signora aveva preavvertito i veggenti che questo sarebbe stato il segno della punizione
imminente. E poco dopo la punizione venne.

d. La previsione
del castigo supremo, che è la diffusione del comunismo, cominciò a
realizzarsi poco dopo le apparizioni. È importante notare che la santissima
Vergine annunciò che “la Russia […] diffonderà i suoi
errori nel mondo
“, ma che, al momento della profezia — il 13 luglio 1917
-, la espressione era più o meno inintelligibile. Infatti, lo zarismo era
appena caduto, sostituito dal regime ancora borghese di Kerensky, e non si poteva
sapere quali sarebbero stati questi errori russi. Né si poteva chiaramente
trattare della diffusione della religione greco-scismatica mummificata e privata
di qualsiasi forza espansiva. Cosi, l’ascesa dei marxisti al potere nella infelice
Russia, nel novembre 1917 fu già un eloquente inizio di conferma della profezia.
Poi, il Partito Comunista russo iniziò la propagazione mondiale dei suoi errori,
il che accentuò ancora di più la coincidenza tra quanto la Vergine
aveva annunciato e il corso degli avvenimenti. Dopo la seconda guerra mondiale, la
espansione comunista si accentuò ancora molto di più, perché
numerose nazioni, soggiogate con la frode e con la forza, caddero sotto il dominio
sovietico. La Russia divenne cosi un pericolo mondiale. E una aggressione comunista
è oggi come una spada di Damocle sospesa sull’Occidente. In questo modo, la
minaccia formulata dalla Madonna, che poteva parere confusa e inverosimile nel 1917,
si presenta come un pericolo che riempie di paura tutta la terra.

Le
due famiglie spirituali del mondo contemporaneo

Di fronte a queste
affermazioni, di una grandezza apocalittica, bisogna fare una osservazione. Il mondo
attuale si sta sempre più dividendo in due famiglie spirituali. Una pensa
che l’umanità è prigioniera di un fascio di errori e di iniquità,
che sono cominciati nella sfera religiosa e culturale con l’Umanesimo il Rinascimento
e la Pseudo-Riforma protestante. Tali errori si sono aggravati con l’illuminismo
e il razionalismo, e sono culminati nella sfera politica con la Rivoluzione francese.
Dal terreno politico sono passati al campo sociale ed economico, nel secolo XIX con
il socialismo utopistico e con il socialismo cosiddetto scientifico. Con l’avvento
del comunismo in Russia, tutta questa congerie di errori ha iniziato ad avere un
esordio di trasposizione, incipiente ma massiccia, nell’ordine concreto dei fatti,
e ne è nato l’impero comunista moloc, che va dal cuore della Germania
fino al Vietnam e la cui unità è indiscutibile, dal momento che la
divisione tra la “linea russa” e la “linea cinese” non è
niente di più di un inganno propagandistico. Contemporaneamente, soprattutto
a partire dalla Grande Guerra, la moralità, in Occidente, ha cominciato a
declinare con una rapidità spaventosa, preparandolo alla capitolazione di
fronte al comunismo, che è la più audace espressione dottrinale e istituzionale
della immoralità. La concezione storica contenuta in queste considerazioni
si trova esposta nell’articolo La crociata del secolo XX (
1), e abbiamo cercato di dare a essa uno sviluppo
più ampio nel saggio Rivoluzione e Contro-Rivoluzione (
2). Infine, si trova enunciata con grande elevatezza
e chiarezza nello storico documento in cui duecento Padri del Concilio Ecumenico
Vaticano II, per iniziativa delle LL. EE. Rev.me mons. Antonio de Castro Mayer e
mons. Geraldo de Proença Sigaud, chiesero una nuova condanna del marxismo
(
3). Per le innumerevoli
anime di tutti gli stati, condizioni di vita e nazioni, che condividono questo modo
di pensare, il messaggio di Fatima è quanto vi è di più coerente
con la dottrina cattolica e con la realtà dei fatti. Vi è anche un’altra
famiglia spirituale, per la quale i problemi del mondo contemporaneo hanno un rapporto
scarso o inesistente con la empietà — considerata come deviazione colpevole
della intelligenza — e con la immoralità. Essi nascono esclusivamente da
involontari equivoci, che una buona diffusione di dottrina e una conoscenza obiettiva
della realtà possono dissipare. Questi equivoci derivano, inoltre, da carenze
economiche. Figli della fame, moriranno quando nel mondo non vi sarà più
fame. E non moriranno prima di allora. Con l’aiuto della scienza e della tecnica,
la crisi della umanità si risolverà. Ma non solo. Poiché manca,
come nota caratteristica delle catastrofi e dei pericoli in mezzo ai quali ci dibattiamo,
il fattore “colpa”, la nozione di un castigo universale diventa incomprensibile.
Tanto più quanto, per questa famiglia spirituale, il comunismo non è
intrinsecamente perverso, e con esso sono possibili compromessi che evitino scomode
persecuzioni. È chiaro che, per amore di brevità, la descrizione di
queste due famiglie spirituali rende un poco schematico il panorama. Tra l’una e
l’altra vi sono molte gamme. Non vi è però spazio per descriverle in
questa sede. Nella misura in cui qualcuna delle correnti intermedie si avvicina a
un polo o all’altro, per essa diventa sempre più comprensibile o incomprensibile
il messaggio di Fatima. Fatima costituisce quindi, in questo senso, un autentico
spartiacque delle mentalità contemporanee. Comunque, fatta eccezione per la
parte mantenuta ancora segreta, le richieste, gli ammonimenti, le profezie — tutte,
sia ben chiaro, con semplice carattere di rivelazioni private… — della Cova da
Iria sono in avanzato stadio di conferma. Agli scettici diciamo: “Chi vivrà
vedrà…
“.

Il
messaggio di Fatima non è stato ascoltato

Si svolgeranno
gli avvenimenti previsti a Fatima, e fino a questo momento non ancora realizzati?
È la domanda che si fa la umanità contemporanea. In via di principio
non vi è possibilità di dubbio. Perché il fatto che una parte
delle profezie si sia già realizzato con impressionante precisione prova il
loro carattere soprannaturale. E, provato questo carattere, non è possibile
mettere in dubbio che il messaggio celeste si realizzi completamente. Ma qualcuno
potrebbe obiettare che le profezie del 13 luglio 1917 hanno un carattere condizionale.
Esse si realizzerebbero nel caso che il Papa e, in unione con lui, i vescovi non
avessero fatto la consacrazione della Russia e del mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Ebbene, questa consacrazione è stata fatta da Pio XII quanto al mondo nel
1942, e quanto alla Russia in particolare nel 1952. Quindi, si deve sperare che i
castighi previsti dalla Madonna del Rosario non ci saranno… A questa obiezione
possono essere date due risposte. In primo luogo, secondo parole di Nostro Signore
a suor Lucia, nel 1943, da lei riferite in una lettera al suo confessore, padre José
Bernardo Gonçalves S.J., Ia consacrazione del mondo fatta da Pio XII, benché
sia stata di divino gradimento, non osservò tutte le condizioni indicate dalla
Madre di Dio. Di conseguenza. sembra discutibile che tale consacrazione abbia l’effetto
di allontanare le calamità previste. A queste parole, comunicate da Nostro
Signore a suor Lucia, bisogna dare tutto il credito, perché, essendo ella
rimasta in questa vita con una missione concernente il messaggio di Fatima, è
normale che riceva dal cielo comunicazioni di questa natura, atte a orientare il
mondo nella interpretazione da dare al messaggio stesso, e anche al rapporto di questo
con lo svolgersi degli avvenimenti. E, per questa stessa ragione, è normale
anche che Gesù e sua Madre diano alla religiosa fedele e tanto amata dai Sacri
Cuori tutta l’assistenza perché compia questa missione senza cadere in errore
e senza indurre in errore la umanità. In secondo luogo, è importante
notare che, alla Cova da Iria, la Madonna ha indicato due condizioni, entrambe indispensabili,
perché si allontanassero i castighi con cui ci minacciava. Una di queste condizioni
era la consacrazione. Supponiamo che sia stata fatta nel modo richiesto dalla santissima
Vergine. Rimane la seconda condizione: la diffusione della pratica della comunione
riparatrice dei cinque primi sabati. Ci sembra evidente che questa devozione non
si è propagata fino a oggi nel mondo cattolico nella misura desiderata dalla
Madre di Dio. E vi è ancora un’altra condizione, implicita nel messaggio ma
anch’essa indispensabile: è la vittoria del mondo sulle mille forme di empietà
e di impurità che lo stanno dominando. Tutto indica che questa vittoria non
è stata ottenuta e, al contrario, che in questa materia ci avviciniamo sempre
più al parossismo. Cosi, un mutamento di indirizzo della umanità sta
diventando sempre più improbabile. E, nella misura in cui avanziamo verso
questo parossismo, diventa più probabile che avanziamo verso la realizzazione
dei castighi… A questo punto bisogna fare una osservazione, e cioè che,
se non si vedono le cose in questo modo, il messaggio di Fatima sarebbe assurdo.
Infatti, se la Madonna ha affermato nel 1917 che i peccati del mondo erano giunti
a un tale livello da richiedere il castigo di Dio, non parrebbe logico che questi
peccati avessero continuato ad aumentare per più di mezzo secolo, che il mondo
si rifiutasse ostinatamente e fino alla fine di prestare ascolto a quanto gli fu
detto a Fatima, e che il castigo non venisse. Sarebbe come se Ninive non avesse fatto
penitenza e, nonostante tutto, le minacce del profeta non si fossero realizzate.
Per di più, la stessa consacrazione richiesta dalla Madonna non avrebbe l’effetto
di allontanare il castigo, se il genere umano restasse sempre più attaccato
alla empietà e al peccato. Infatti, finché le cose stessero cosi, la
consacrazione avrebbe qualcosa di incompleto e di privo di contenuto reale. Insomma,
siccome non si è operata nel mondo la enorme trasformazione spirituale richiesta
alla Cova da Iria, stiamo sempre più avanzando verso l’abisso. E, nella misura
in cui avanziamo, tale trasformazione sta diventando sempre più improbabile.

Perché
non è ancora stata rivelata la terza parte del segreto?

Cade a questo
punto il famoso problema della parte ancora non rivelata del segreto di Fatima. Conterrà,
forse, parole di perdono e di pace, che ci lascino sperare in una indefinita impunità
per questa indefinita crescita della empietà e della impurità? Diciamo
subito che non riusciamo a capire che cosa vi sia di pietoso in questa idea. In situazioni
analoghe — di un mondo sordo e recalcitrante fino alle fine — le anime sante dell’Antico
e del Nuovo Testamento preferirono sempre la misericordia alla giustizia, e il perdono
al castigo. Ma preferirono sempre il castigo allo spettacolo della empietà
vittoriosa, che si beffa impunemente e per un tempo indefinito della maestà
di Dio. Inoltre, sembra assurdo ammettere che la Madonna abbia trasmesso un messaggio
pubblico sostenendo che, senza la emendazione della vita, il mondo sarebbe incorso
in terribili castighi, e un messaggio privato nel quale affermasse, in un modo o
nell’altro, che nella stessa ipotesi succederebbe il contrario. È importante,
dunque, pregare, soffrire e agire perché la umanità si converta. E
con impegno raddoppiato, perché diversamente il castigo è alle porte.
Un segreto è un segreto. E, a essere logici, nessuno può trarre deduzioni
dal suo contenuto, finché non lo conosce. Tuttavia, non è fuori luogo
fare a questo punto una congettura. La parte ancora non divulgata del segreto contiene
probabilmente particolari spaventosi sul modo in cui si compiranno i castighi annunciati
a Fatima. Solo cosi, infatti, si spiega perché possa sembrare duro renderla
pubblica. Se essa contenesse prospettive distensive, tutto porta a credere che sarebbe
già stata resa di dominio pubblico.

Le
luci sacrali dell’albe del Regno di Maria

È bene
che, al termine di queste riflessioni, il nostro spirito indugi nella considerazione
delle prospettive ultime del messaggio di Fatima. Oltre la tristezza e le punizioni
sommamente probabili, verso le quali avanziamo, abbiamo davanti a noi le luci sacrali
dell’alba del Regno di Maria: “Infine, il mio Cuore lmmacolato trionferà“.
È una prospettiva grandiosa di universale vittoria del Cuore regale e materno
della santissima Vergine. È una promessa pacificante, attraente e, soprattutto,
maestosa ed entusiasmante. Per evitare il castigo, nella tenue misura in cui è
evitabile per ottenere la conversione degli uomini, nella scarsa misura in cui è
ancora ottenibile prima del castigo, secondo la comune economia della grazia, per
avvicinare il più possibile l’alba benedetta del Regno di Maria; e per aiutarci
a camminare in mezzo alle ecatombi, che tanto gravemente ci minacciano, che cosa
possiamo lare? Ce lo indica la Madonna: l’infervoramento nella devozione a lei, la
preghiera, la penitenza. Per stimolarci alla preghiera, rivestendosi successivamente
degli attributi propri alle invocazioni di Regina del Santo Rosario, di Madonna Addolorata
e di Madonna del Carmelo, ella ci ha indicato quanto le fa piacere essere conosciuta,
amata e venerata in questo modo. Inoltre, la Vergine di Fatima ha insistito in modo
assolutamente speciale sulla devozione al suo Cuore lmmacolato. Nei suoi messaggi
ella ha fatto riferimento al suo Cuore più di sette volte. Quindi, il valore
teologico, per altro già cosi provato, della devozione al Cuore Immacolato
di Maria, trova a Fatima una preziosa e impressionante conferma. D’altro canto, la
insistenza della santissima Vergine prova abbondantemente la grandissima opportunità
di questa devozione. Chi prende sul serio le rivelazioni di Fatima deve, quindi,
ricordare che l’incremento della devozione al Cuore Purissimo è uno dei più
elevati propositi di un sano “aggiornamento” (
4) della pietà.

Plinio
Corrêa de Oliveira





(1) Cfr. Plinio Corrêa de Oliveira, La crociata del secolo
XX
, in Cristianità anno II, n. 7, settembre-ottobre 1974.



(2) Cfr. Idem, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, 3a
ed. it. accresciuta Cristianità, Piacenza 1977.



(3) Il documento si può trovare in Cristianità,
anno IV, n. 19-20, settembre-dicembre 1976.

(4) In italiano nel testo (n.d.e).

prefazione
a: Antonio A. Borelli Machado, Le apparizioni e il messaggio di Fatima secondo
i manoscritti di suor Lucia
, Piacenza: Cristianità, 1977; pp. 7-17.